Non facciamo finta di noi: dietro un’anima razionale molti di noi sono scaramantici, attenti a quei gesti che possono portare fortuna o molto più spesso, sfortuna. La scaramanzia è infatti la credenza che gesti, eventi o oggetti possano influenzare la nostra sorte, sia in positivo che in negativo. Si tratta di un retaggio di tipo “magico”, con origini che spesso si perdono nella notte dei tempi o che provengono invece da una realtà differente da quella in cui siamo abituati a vivere.
Questo è il caso, ad esempio, del versare il sale: anticamente infatti si trattava di un condimento davvero prezioso, grazie alla sua capacità di conservare i cibi in assenza di frigoriferi o congelatori, al punto da essere utilizzato come vera e propria moneta. Sprecare il sale era quindi un evento gravissimo, tale da renderlo nel tempo una usanza legata alla scaramanzia.
Se con gli atti portasfortuna siamo tutti davvero ferrati, tra specchi rotti e ombrelli aperti al chiuso, scopriamo insieme quali sono i principali oggetti da non regalare agli scaramantici, e quali invece sono perfetti da regalare ai nostri amici più superstiziosi.
Un gradito regalo – Oggetti portafortuna
Quali sono gli oggetti più indicati per un amico scaramantico? Scopriamoli insieme!
Iniziamo innanzitutto con alcuni portachiavi, perfetti perché possono fare compagnia al destinatario del nostro regalo in ogni situazione.
Tra i portachiavi primeggia il classico cornetto rosso. Perché è il regalo perfetto? Perché secondo la scaramanzia, affinché abbia effetto, non può essere comprato per sé, bensì bisogna riceverlo. Regalare a un amico scaramantico un cornetto rosso, meglio se in corallo, significa fare uno dei più bei regali possibili, consegnando nelle sue mani un amuleto utile in ogni situazione. Può andar bene anche se già presente nel portachiavi del nostro destinatario: potrà usare il nostro regalo in altre situazioni, ma anche come eventuale sostituto nel caso in cui il cornetto che già ha si rovini o si rompa.
Come portachiavi portafortuna troviamo le effigi di diversi animali ritenuti dagli scaramantici, perché dotati di grandi poteri anti sfiga. Per questo sono una perfetta idea regalo: coccinelle, tartarughe e rane sono tra i più gettonati.
Chiudiamo questa carrellata di portachiavi portafortuna con un caso all’apparenza molto strano, ma che è molto famoso nell’ambiente di chi crede nella sfortuna: parliamo dell’occhio di Allah, un portachiavi a forma di occhio con la capacità di assorbire la negatività intorno a noi. Si tratta naturalmente di oggetti di carattere religioso, molto in voga tra i popoli ortodossi, che nulla hanno a che fare con i portachiavi horror a occhio, molto diffusi tra gli adolescenti italiani.
Non pensate però che esistano solo portachiavi: il ferro di cavallo e il quadrifoglio sono tra gli articoli più ambiti dai superstiziosi.
Se per un quadrifoglio vero la ricerca può essere difficile (è proprio la sua rarità a renderlo così potente come portafortuna), potete regalarne delle immagini, come quadrifogli a forma di peluche, o a forma di gioielli in stile Swaroski, per ornare la casa.
Molto meno impegnativo sul piano economico e più facile da reperire sarà invece un bel ferro di cavallo, regalo che i nostri amici potranno conservare dove preferiscono, così da sentirsi protetti dalla sfortuna.
Regali da non fare agli scaramantici
Quali sono invece gli oggetti da non regalare agli scaramantici? Esistono infatti degli oggetti che sono il contrario dei portafortuna, considerati dei veri e propri catalizzatori di sfortuna, dannosi per la nostra sorte. Un superstizioso potrebbe davvero detestarvi se malauguratamente gliene regalaste uno, ignari del suo “significato recondito”.
Iniziamo con i gioielli: quali sono le pietre da non regalare?
Uno dei casi più famosi è la pietra nota come opale: secondo gli scaramantici si tratta di un gioiello capace di attirare su di sé la sfortuna. L’origine di questa leggenda viene fatta risalire al romanzo Anna di Geierstein, di Walter Scott, in cui la bellissima pietra è indossata nella tragica occasione della morte di una dei protagonisti. Il romanzo ebbe così tanto impatto da provocare un abbassamento del costo dell’opale sul mercato mondiale.

Anche le perle sono sconsigliate da regalare, soprattutto nel caso in cui ci sia un matrimonio in vista, visto che vengono considerate dagli appassionati di “smorfia” come delle lacrime per in grado di incrinare la futura unione. Se avete intenzione di regalare delle perle a una persona superstiziosa, soprattutto se di Napoli…cercate altro. Meglio scegliere qualcosa di meno costoso, ma che porti bene ai festeggiati, perché di buon auspicio.
Esistono invece degli oggetti che è sconsigliato regalare, più per la tradizione a cui sono legati che per l’oggetto in sé: parliamo di ombrelli e specchi. Regalare un ombrello o uno specchio non è infatti visto di buon grado da una persona superstiziosa, perché richiama in maniera piuttosto netta gli atti portasfortuna di cui sono protagonisti. Regalare uno specchio è infatti un atto rischioso, poiché si consegna un oggetto fragile e che, con la rottura, libererebbe molta cattiva sorte, per almeno sette anni. Lo stesso vale per l’ombrello, che se aperto al chiuso porterebbe molto male al soggetto.
Forse più difficili da regalare, e decisamente fuori moda, sono gli animali morti, impagliati o altro: la presenza della morte in casa è infatti un pessimo presagio per gli scaramantici. Evitate questo regalo se tenete alla loro amicizia.
Altri oggetti assolutamente da non regalare, soprattutto se il destinatario segue le filosofie orientali, sono piante dotate di molte spine, come i cactus, colpevoli di creare un’atmosfera negativa. Se il destinatario del vostro dono proviene da una cultura diversa dalla vostra meglio prima che vi informiate su quello che è considerato portatore di malocchio nella loro nazione, prima di commettere ingenuità o alla peggio vere e proprie figuracce.
Se invece vuoi conoscere quali sono i regali da evitare in generale, al di là del grado di superstizione o meno del soggetto, ma semplicemente perchè fuori moda e un po’ vecchi, ti consiglio di leggere questo articolo.


